Certificazione energetica APE: quando è obbligatoria?

Certificazione energetica APE: quando è obbligatoria?
11/12/2023

Certificazione energetica APE: quando è obbligatoria?

Scopri tutto quello che c'è da sapere sull'Attestato di Prestazione Energetica: cos'è, quando serve e quali sono le sanzioni in caso di assenza o non conformità.

L'efficienza energetica di un immobile è oggi più che mai un tema centrale, sia per i potenziali risparmi economici, che per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. 

Proprio per valutare in maniera oggettiva questo aspetto fondamentale è stato istituito l'Attestato di Prestazione Energetica, meglio noto anche con la sigla APE, un documento che classifica gli edifici sulla base del loro rendimento energetico.

Ma cos'è esattamente questa certificazione? E soprattutto, quando è obbligatoria? 

Negli ultimi anni la normativa si è fatta sempre più stringente, tanto che oggi esistono diversi casi in cui l'APE è diventata indispensabile e obbligatoria per Legge, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza a tutela di acquirenti e inquilini.

Scopriamo insieme cosa certifica, quando non può mancare e quali sanzioni sono previste per la sua assenza con un approfondimento per quanto concerne le nuove norme per la pubblicità degli annunci immobiliari.

Certificazione APE: che cos’è?

Partiamo dalle basi e spieghiamo brevemente che cos’è questo attestato. 

Come abbiamo già anticipato, APE è l'acronimo di Attestato di Prestazione Energetica, un documento che classifica gli edifici in base al loro rendimento energetico.

Lo scopo è quello di valutare e certificare quanta energia serve per mantenere l'immobile in determinate condizioni di comfort: maggiore è l'efficienza energetica, minore sarà il consumo di energia elettrica e gas.

La classificazione degli immobili avviene tramite l'assegnazione di una classe energetica, identificata da una lettera che va dalla A, per gli immobili più efficienti, fino ad arrivare alla G, per quelli più energivori.

L'attestato viene redatto da tecnici abilitati e qualificati, che effettuano una serie di rilievi e calcoli specifici che consentono, appunto, di determinare l’efficienza energetica. 

L'obiettivo della classificazione è fornire informazioni trasparenti sul peso energetico di un immobile nel suo complesso che influenza anche i costi di gestione per chi ci abita.

Certificazione APE: quando è obbligatoria?

Esistono una serie di casi ben definiti in cui la Legge impone di allegare obbligatoriamente l'APE definiti dal D.lgs. n. 192 del 2005, che disciplina le sanzioni per la mancanza di APE. 

In particolare, all'articolo 15 si specifica che:

 "Il proprietario che non provvede alle operazioni di cui all’articolo 7, nei termini ivi previsti [...] è punito con la sanzione amministrativa non inferiore a 700 euro e non superiore a 4.200 euro".

In poche parole, se il certificato energetico non viene predisposto quando richiesto obbligatoriamente, scattano pesanti multe per il responsabile.

Nello specifico, l’APE deve essere obbligatoriamente allegato in caso di: 

  • Compravendita e affitto immobili

Dal 1/07/09 l’APE è obbligatorio per tutti i contratti di compravendita e, dal 1/07/10 anche per quelli di locazione di immobili. In questi casi l'APE deve essere consegnato dagli agenti immobiliari o dai proprietari. 

  • Ristrutturazioni e nuove costruzioni

Anche in caso di nuove costruzioni residenziali, di ristrutturazioni che coinvolgono oltre il 25% della superficie totale o di interventi di riqualificazione energetica per i quali si richiede l’accesso alla detrazioni fiscali, il certificato APE è un requisito obbligatorio per Legge. 

  • Annunci di vendita

Infine, per gli annunci immobiliari pubblicati sia online che offline, le agenzie devono essere in possesso della documentazione completa dell'immobile, APE inclusa. 

In caso contrario, sono previste sanzioni salate.

Infatti, la mancata presentazione dell'APE, quando obbligatorio, o la presenza di un certificato non conforme, comportano pesanti sanzioni amministrative per i responsabili: si va da un minimo di 700 euro fino a oltre 4.000 euro di sanzione in caso di assenza totale dell'attestato. 

Ma non è finita qui. Se il tecnico incaricato redige un attestato non conforme alla realtà dei fatti e alle norme, la cifra può arrivare fino a 18.000 euro in base alla gravità dell'infrazione.

È bene quindi non sottovalutare l'importanza di questo documento, pena sanzioni davvero elevate.

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